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Non usare l'aceto nella lavastoviglie al posto del brillantante

Molte mie amiche mi hanno consigliato di mettere aceto al posto del brillantante nella lavastoviglie. 

Sarebbe uno di quei cosiddetti "rimedi della nonna" per cui i grassi andrebbero a sciogliersi e le pentole e i piatti avrebbero un aspetto lucido, e sgrassato

si tratta di una BUFALA !

L'Aceto in lavastoviglie come brillantante non va bene, in caso di uso detersivi classici polvere o tavolette, perchè con l'andare del tempo l'aceto corrode i tubi e le guarnizioni della stessa.

NON usare l'aceto nella lavastoviglie

Consiglio invece di utilizzare acqua e bicarbonato che possono essere utili per ripulire e deodorare la lavastoviglie. Il bicarbonato si può aggiungere al normale detersivo (meglio se fai da te) al fine di potenziarne l’effetto ed eliminare gli odori.

Ricordate che l'aceto è un acido e, a lungo andare, NON si possono escludere danni alla lavastoviglie e alle stoviglie stesse. La sua azione, non è assolutamente equiparabile a quella del brillantante, perché non lascia la patina sulle stoviglie, patina che fa scivolare via l'acqua.
Molto spesso, nelle tabs per il lavaggio dei piatti è già incluso il brillantante, quindi se utilizzi un prodotto, anche di media qualità che contiene già il brillantante è piuttosto opportuno disattivare quello della macchina.

Se proprio non potete farne a meno, utilizzate l'aceto con uno spruzzino, e irrorate le stoviglie PRIMA di metterle nella macchina lavatrice.

Ricorda inoltre che la lavastoviglie garantisce una buona azione disinfettante grazie alle alte temperature delle fasi di lavaggio (50°-65° C) e risciacquo (70° C), ben più di quanto avviene lavando i piatti a mano. In ogni caso, a parità di temperatura, la quantità di acqua impiegata nel lavaggio a mano è nettamente superiore (NDR la lavastoviglie utilizza tra i 10 e i 16 litri d'acqua a lavaggio). Per contro se il lavaggio a mano avviene velocemente, questo può significare che i piatti non siano stati lavati a dovereo. Nel lavaggio a mano, infatti, il fattore più importante risulta lo strofinìo, nella lavastoviglie invece i differenti fattori (tempo, azione meccanica, temperatura e chimica del detergente) sono più equilibrati.


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