Accedi

La crisi del mattone tocca la Cina

Dopo essere stati per 15 anni i maggiori consumatori di cemento sul pianeta, gli amici del sol levante stanno rimpiangendo i tempi del post-comunismo, in cui non riuscivano a stare dietro alle richieste di appartementi.

crisi immobiliare cina

Dopo aver per 10 anni impedito a chiunque di acquistare più di un unità abitativa a persona, ora i costruttori cinesi si trovano a dover fronteggiare la stessa crisi che ha toccato l'Europa. Si costruisce ma si accumulano case non vendute !

Malgrado gi stipendi cinesi siano ben sopra i 50 $ al mese che ci hanno fatto credere per anni,  i costruttori rischiano di accumulare mattone invenduto, e stanno cercando canali di marketing innovativi.

Nelle 70 aree principali della Cina, solo nell'ultimo anno le richieste sono scese del 10%, rispetto a 2 anni fa.

A dichiarare lo stato di crisi dell'edilizia cinese è  il China Real Estate Index System, che da gennaio a ottobre a registrato un -12% di vendite, rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente.

Il governo centrale rischia grosso, essendo abituato ad un boom continuo di richieste cui non riusciva a far fronte, si trova ora a dover combattere un bolla speculativa che oltre ad assomigliare a quella americana, rischia di essere l'esatto opposto di cio' che si aspettava, ovvero il dover calmierare il continuo rialzo di prezzi degli immobili.
Al contrario Pechino si vedrà costretto a stimolare in qualche modo le compravendite di stabili e appartamenti in un paese troppo abituato ad aumenti del PIL a 2 cifre .

Inizieranno a dare mutui a tasso zero anche nel paese di Marco Polo ?
Ho lavorato con la cina per lunghi anni, e mi torna in mente una frase

La Cina è vicina più di quel che si pensi

Commenti