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Sono ore piene di fermento, a causa di un errore nel decreto legge, è ripreso conto alla rovescia per la riscossione di Equitalia.

Calendario alla mano, infatti, il 16 aprile l’ente di riscossione riprenderà la normale attività messa in standby dalla sanatoria delle cartelle. Il termine per aderire alla rottamazione dei ruoli, invece, resterà aperto fino al 31 maggio .

Nel corso delle votazioni agli emendamenti al dl 16/2014 (Disposizioni urgenti in materia di finanza locale) in Commissioni bilancio e finanze della camera, ha trovato, infatti, accoglimento la proposta di modifica a firma di Alessio Mattia Villarosa (M5s), Rocco Palese (Fi) e Pietro Lanfranco (Fi), volta a far slittare fino al 31 maggio la sanatoria delle cartelle esattoriali. La riapertura del termine, però, non porta con sé anche l’ulteriore slittamento della sospensione della riscossione previsto come conseguenza naturale legata alla rottamazione dei ruoli introdotta dalla legge di stabilità del 2014.

Infatti, a meno che nel corso delle votazioni in Aula a Montecitorio non trovi spazio un ulteriore emendamento che completi il quadro inserendo anche la proroga della sospensione della riscossione, questa riprenderà regolarmente il 16 aprile così come stabilito dallo stesso dl 16/2014.

Una decisione che, se da un lato soddisfa le necessità dell’ente di riscossione, dall’altro lato pone delle difficoltà a carico dei contribuenti che, pur potendo scegliere di sanare la loro situazione con il fisco fino al 31 maggio, rischiano comunque di essere sottoposti a procedure esecutive a partire dal 16 aprile senza sapere se l’eventuale adesione potrà o meno sospendere gli effetti della procedura.