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Deve 167mila euro a equitalia, pignorata la pensione

Deve 167 mila euro a Equitalia e non sa come fare. Anche perchè l'agenzia che gestisce la riscossione dei tributi ha ottenuto di pignorare, di fatto, la pensione accreditata in banca.

E' la storia di Pierangelo Torretta, un artigiano cassolese di 67 anni, che si trova a pagare le tasse degli anni scorsi tutte in colpo.

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L'unica possibilità fornitagli da Equitalia è quella di rateizzare, ma anticipando una cifra che si aggira attorno ai 100 mila euro e pagando il resto in una settantina di rate. «Ho sempre lavorato come autista << racconta l'uomo >> e una volta andato in pensione ho pensato di aprire una piccola attività calzaturiera di accoppiatura, nella quale davo lavoro anche a due dipendenti».

Il sogno di una vita che si avvera, partendo dallo scantinato di casa, adibito per l'occorrenza a officina. E' un sogno che però dura il soffio di un momento.

«I primi anni _ racconta – l'attività va bene. Il lavoro entra e tutto funziona. Attorno al 2005 arrivano i primi scricchiolii. Un grosso cliente non mi paga. Sono 12 mila euro. L'azienda fallisce e quando la cosa va in tribunale è tutto intestato alla figlia del cliente, che risulta nullatenente».

Da quel momento l'aziendina, a gestione quasi famigliare, con il padrone in mezzo agli operai a sgobbare, inizia ad avere problemi. Una serie di lavori da 500 o 1000 euro non pagati, sono la realtà quotidiana.

Per far fronte alle tasse Torretta apre un finanziamento con Confartigianato e in un secondo tempo, per coprirlo, contrae un mutuo. Le tasse da pagare però non calano, il lavoro non pagato è comunque tassato. «Negli ultimi anni ho pagato quel che potevo, fino alla chiusura del 2008». Poi a novembre di quest'anno arriva la botta.

E' la banca a comunicarlo. L'artigiano chiede di posticipare un pagamento di due giorni, «quando mi arriverà la pensione».

La voce dell'impiegato spiega però che la pensione arriva, ma il conto è bloccato. Comincia una serie di consulti con avvocati e commercialisti, ma la risposta è sempre la stessa: «Non c'è niente da fare».

A lui non rimane che mettere in vendita la casa, grande con un terreno annesso, ma nessuno oggi ha i soldi per comprarla, e chiedere soltanto un po' di tempo a Equitalia, per riuscire a sistemare le cose. «Non tanto per me _ spiega _ quanto per mia moglie senza lavoro e mia figlia». 

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