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Dopo l'IMU, cancellazione del finanziamento pubblico ai partiti

E dopo tanti amari bocconi mandati giù dai contribuenti, da parte della castada parte di  tassatori tecnici e politici, ora in politico più noto in Europa, tuona: vi restituisco l’imu e cancello il finanziamento pubblico ai partiti. 
Più di Grillo, meglio di Grillo.
Le granate di Berlusconi sulla battaglia elettorale 2013 di sicuro colpiranno nel segno gli elettori, non ci resta che aspettare gli esiti dei sondaggi in settimana. Dette così come le ha pronunciate dal palco del centro congressi della fiera di Milano non potranno che dare uno scossone alla campagna elettorale.

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E’ un mago della comunicazione al confronto del quale le diatribe sul mercato del lavoro tra Bersani e Monti retrocedono la politica a grado accademico incomprensibile del tutto ininfluente sugli umori degli elettori. Non ha però spiegato se cancella il finanziamento pubblico dei partiti od anche i rimborsi delle spese elettorali. Non è un dettaglio di poco conto. Ha spiegato però che i soldi per restituire l’Imu li prenderà in Svizzera siglando un accordo per tassare i profitti delle attività finanziarie espatriate dall’Italia. Una pratica in discussione da tempo con la Confederazione Elvetica e che le parole di Berlusconi lasciano intendere stia per arrivare a conclusione. E poi tagli alla spesa pubblica e costi standard per un risparmio annuo di 16 Mld per un totale di 80 Mld in cinque anni. Italiani felici e contenti beninteso, dopo averli ripagati e coccolati baderà ad aggiustare i cavoli suoi. Non è solo nostra opinione, ma per vincere , il PD doveva consegnare le chiavi del partito a Renzi, il solo capace di rispondere al fuoco. Fatto fuori Matteo, Silvio ha tirato un sospiro di sollievo sicuro di battere i comunisti.

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