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BBC vieta tentativo di contatto con gli extraterrestri in diretta

Non è un periodo proprio fortunato per la BBC questo, con vari scandali che la coinvolgono. Ma a finire sotto accusa è sempre di più tutto il sistema editoriale.

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Ai vari scandali si aggiunge una decisione che ha lasciato molti decisamente perplessi. Il fisico Brian Cox, che conduce alcuni programmi divulgativi ed in particolare Stargazing Live, su BBC2, ha raccontato che gli è stato vietato di tentare di ricercare e monitorare in diretta segnali radio provenienti da altri pianeti, per un motivo a dir poco incredibile.

Il professor Cox aveva pensato di puntare gli strumenti di un radiotelescopio verso Threapleton Holmes B, un pianeta recentemente scoperto che sembrerebbe avere delle somiglianze con la Terra, nel tentativo di captare segnali di origine intelligente.

La BBC però gli ha vietato di mettere in pratica l’idea in diretta, perché nel caso che si ricevesse veramente un segnale da una civiltà aliena, bisogna  prima verificare che il linguaggio degli alieni sia idoneo ad essere trasmesso in tv.

La scoperta di segnali intelligenti da altri pianeti rappresenterebbe indubbiamente la scoperta più importante della storia, e costringerebbe forse anche a molti cambiamenti culturali, ma sembra passare in secondo piano rispetto alla burocrazia riguardante il linguaggio da passare in tv.

La decisione della BBC è stata criticata da molti: ad esprimere la sua solidarietà a Cox anche il presentatore Shaun Keaveny, che ha commentato “L’idea che si scoprisse una civiltà aliena, ma che il loro messaggio non possa essere trasmesso perché gli alieni dicono parolacce… è molto da BBC”.

 

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