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Neve = corsa allo stato d'emergenza

Credo che ormai, in Italia, non siamo più capaci di fare le cose per tempo, di organizzarci secondo un programma preciso e prestabilito.

Così c'è chi chiede l'intervento dell'esercito per ripulire Napoli dalla spazzatura, chi lo invoca per completare l'eterna incompiuta italiana (la Salerno-Reggio Calabria) e chi si serve degli uomini in divisa perchè ha nevicato un pelo più del solito e ci sono da ripulire le strade.

 

Credo che definire vergognosa la situazione di Roma sia dire poco, il caos e la totale immobilità in cui è caduta la capitale, dopo una nevicata di 30 cm, sono frutto di totale disorganizzazione, sia degli enti amministrativi, sia dei cittadini.

Se i romani non avessero invaso di traffico le strade innevate, preferendo i mezzi pubblici, la situazione non sarebbe degenerata.

Ancora prima, se comune, provincia e Anas avessero preso le dovute precauzioni, dopo aver letto il bollettino meteorologico, non ci si sarebbe trovati con le strade bloccate.

Passi la neve che ostruisce il passaggio, ma, se una volta sgomberata la neve, alcune strade devono rimanere chiuse per il pericolo ghiaccio, allora ci troviamo di fronte a dei veri e propri geni del male, ci voleva tanto a spargere qualche sacco di sale sulle strade dopo la rimozione della neve? Era un'operazione talmente astrusa da non essere venuta in mente agli amministratori? E il personale a disposizione del comune non era in nessun modo sufficiente? Non si potevano ingaggiare disoccupati per spalare la neve nelle zone dove lo spartineve non arriva? Ci voleva l'esercito?

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Per la prima volta in quasi trent'anni di vita, ho visto anche Isernia bloccata dalla neve (vista per modo di dire, me l'hanno raccontata perchè ora vivo a Pisa). Isernia è stata coperta da poco più di 50 cm di neve e anche lì si è bloccato tutto, tanto che il sindaco ha minacciato di tenere chiuse le scuole per un mese intero se non fosse intervenuto l'esercito a ripulire.

Anche qui mi chiedo, era necessario?

 

Io vengo da un paese di montagna, dove d'inverno nevica o, se non nevica, c'è ghiaccio sulle strade e ci rimane da novembre ad aprile. Quasi tutti gli abitanti del mio paese (c'è sempre qualche benpensante troppo ottimista) sono soliti montare le gomme antineve a fine ottobre e lasciarle montate fino, appunto, ad aprile.

Comune ed enti preposti alla gestione strade sanno benissimo che è necessario spargere il sale sulle strade ad intervalli regolari.

In questo momento, fuori da casa dei miei genitori ci sono circa 120 cm di neve, le strade sono pulite, la gente circola, preferendo piccoli spostamenti e a piedi, ma se serve si tira fuori l'auto, tanto le gomme antineve danno la sicurezza necessaria all'uso.

Quando ha smesso di nevicare, il comune ha ingaggiato un gruppo di persone che risultava disoccupato e l'ha utilizzato per spalare la neve nelle piazze e nelle vie più strette, nei percorsi pedonali e in prossimità di farmacie e ambulatori.

Di questi tempi, mi viene quasi da chiedermi come mai gli amministratori del mio comune non abbiano pensato a convocare l'esercito.

 

In sintesi, il blocco a causa della neve, al mio paese, non c'è stato. Come non c'è stato negli altri paese di montagna abituati ad aver a che fare con la coltre bianca.

I problemi si sono avuti in città e metropoli, dove amministrazioni e cittadini sono troppo occupati a.....a fare cosa? Non saprei dirlo con esattezza, ma deve essere qualcosa talmente importante, da far dimenticare le basilari ed elementari regole di prevenzione per l'invero.

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