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I puffi sono comunisti ??

I puffi sono comunisti.?

 

In effetti, fermandosi un attimo a pensare, non si può negare che il numero di analogie tra la società dei puffi e il sistema comunista sia impressionante.

puffi comunisti

 

  • I puffi sono tutti uguali. Tutti hanno gli stessi lineamenti, vestono allo stesso modo (calzoncini e cappello bianchi, quasi una tuta da operaio) vivono in abitazioni identiche (le case-fungo) possiedono le stesse cose e hanno praticamente gli stessi bisogni e le stesse necessità.
  • Ciascun puffo si distingue dagli altri solo per il ruolo produttivo a ciascuno di loro assegnato, rigorosamente preceduto dal suffisso “puffo“, una sorta di parafrasi del “compagno” di stampo sovietico: Come tra i membri del partito comunista, anche i puffi tra loro si chiamano compagni!!
  • Tutti vivono all’interno di un villaggio che è anche sede delle loro attività lavorative (una sorta di kolchoz), diretto dall’onnipresente e onniscente Grande Puffo, che ha la barba lunga ed è vestito di rosso; infallibile, è sempre alla testa di ogni iniziativa decide delle politiche produttive di tutti i puffi.
    puffi sovietici

     
  • Il villaggio-kolchoz soviet-puffoso segue, economicamente parlando, i principi del socialismo reale; Il raccolto di pufbacche che sfama i puffi, indipendentemente dalla diseguaglianza dell’apporto di ogni singolo puffo, viene suddiviso in parti eguali. Non esistono attività produttive esterne al villaggio.
  • Puffo Brontolone incarna la figura del dissidente. Opponendosi al volere del supremo soviet puffo mette nei guai l’intero villaggio, e per questo viene scansato e deriso da tutti.
  • Gargamella, il morboso vecchio vestito di nero nemico di ogni puffo, è la raffigurazione del capitalismo; veste una tonaca nera tutta toppe, e possiede oltre a tratti fortemente semitici (si noti il naso) la proverbiale preconcetta sete di denaro di ogni ebreo. Il suo obbiettivo è infatti quello di tramutare i puffi in oro.
     gargamella ebreo

Riassumendo: Il Grande Puffo Stalin, padre della patria puffa, guida con pugno d’acciaio i suoi puffi lavoratori incurante dell’indisponente Puffo “Lev Trotsky” Brontolone, meditando il pogrom nei confronti di gargamella;

E così a Puffograd la vita scorre felice tra le simpatiche adunate di piazza e i discorsi del grande padre; Il tutto condito dalla prosperità di un sistema che rigetta la proprietà privata, sia riguardo alle pufbacche che alle grazie dell’unica donna del villaggio (unica almeno fisiologicamente: c’è un puffo diverso, vanitoso, che la aiuterebbe ad espletare l’alto compito molto volentieri).

Dopo tutto questo, siamo ancora sicuri che i comunisti siano tutti ROSSI ? (e non blu ?)

 

 

 

 

 

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