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I Danni della Droga: Come Prevenire La Tossicodipendenza

La droga che insidia i giovanissimi è una belva astuta ed imprevedibile in agguato appena fuori della porta di casa, ma molti genitori ne ignorano la presenza.

dire no alla droga

I tossicodipendenti non sono solo ragazzi con una brutta storia alle spalle, possono essere i figli di chiunque.



Ecco sette consigli che tutti i genitori dovrebbero seguire:

1) Parlatene in casa.
Da una recente inchiesta, condotta su studenti, è emerso che un terzo aveva discusso con i genitori sulle conseguenze dell'uso di droghe, mentre i restanti ne avevano saputo qualcosa dagli amici. Alcuni genitori ritengono, a torto, che parlare di stupefacenti o alcoolici sia un modo di accettarli.

Altri affidano la patata bollente alla scuola. I ragazzi non trovano nei programmi scolastici risposte esaurienti a riguardo di cosa bisogna sapere.
Una cosa così importante per la vita dei nostri figli come l'educazione contro la droga non dovrebbe essere affidata ad estranei.
Chi ha più influenza sui vostri figli o più interesse per loro se non voi stessi?
Prima di occcuparvi di questo argomento con i vostri ragazzi, però, dovete documentarvi consultando il materiale più aggiornato. Il mezzo più sicuro per perdere la faccia e la credibilità di fronte ai figli è quello di dare informazioni sbagliate, sopratutto quando si parla a giovani che potrebbero avere già avuto esperienze di droga. Tempo addietro si pensava che la marijuana fosse relativamente innocua, oggi è stato accertato che, sopratutto per gli adolescenti, è una droga molto forte. Attenzione, in caso di genitori separati, i figli sono ancora più esposti al rischio dell'alcool e della droga.


2) Dimostrate e discutete.
Nell'insegnare ai figli, l'argomento più convincente è l'esempio. Chi crede di poter indulgere ai propri vizi e nello stesso tempo allevare figli liberi dalle droghe e dall'alcool è un illuso. Il tabacco è la prima sostanza in grado di indurre dipendenza dalla maggior parte dei giovanissimi. Sicuramente il tabacco è la via d'accesso alla marijuana ed oltre. Come pure un padre o madre che beve apre la strada delle droghe ai figli. E' dimostrato che, il più delle volte, l'esempio rende alcool e droga accessibili anche se non gradite ai giovani.
La vita dei ragazzi può subire le stesse pressioni di quella degli adulti. Chi non impara a gestire il propeio stress tende a ricorrere ad alcoolici e droghe.


3) Cominciate quando sono piccoli.
L'educazione antidroga deve iniziare prima possibile, a quattro o cinque anni. Come insegnate a vostro figlio che non si tocca una stuffa rovente, allo stesso modo non stancatevi di ricordargli che le droghe sono pericolose e possono uccidere. Quando gli verrà offerto il primo spinello, lo associerà subito all'idea del pericolo.
I bambini in età prescolare sono già in grado di afferrare i concetti basilari riguardo a droghe ed alcool. Aspettare che vostro figlio raggiunga l'adolescenza per parlargli di droga e potrebbe essere troppo tardi.


4) Proibite qualsiasi uso di droga ed alcool.
Assumete una posizione ben chiara: vostro figlio non deve minimamente pensare a queste cose col desiderio di imitare i grandi. Assumere un'atteggiamento permissivo
o comunque non impedire loro queste azioni è tenergli aperta la porta, al primo invito da parte degli amichetti essi vi cadranno dentro inesorabilmente. Reprimere, dopo, è molto più arduo che formare prima una mentalita allarmistica a queste sostanze.
Un genitore non deve mai fornire spiegazioni permissive nei riguardi della marijuana.
Un comportamento permissivo invita i figli a sfuggire ad ogni controllo da parte dei genitori.


5) Niente prediche.
Quando parlate ai vostri figli di droghe pericolose affrontate l'argomento alla lontana, come per caso, magari mentre guardate la televisione oppure mentre guidate la macchina. Non mettetevi a fare prediche. Lasciate l'opera di convincimento ai fatti nudi e crudi. L'importante è sempre sottolineare che le droghe distruggono il fisico e la mente, calcare su questo argomento e chi più ne ha più ne metta.


 

6) Offrire alternative.
Mostrate ai vostri figli che esiste di meglio delle droghe per sentirsi bene e per impiegare il tempo libero. Provate con lo sport, l'arte, gli animali domestici, gli hobby, il giardinaggio, la lettura: ce n'è per tutti i gusti.
Ai giovani deve essere offerta la più vasta gamma di interessi possibile, nel più breve tempo possibile. I bambini sono curiosi di natura ed in genere si mostrano disposti a svolgere le attività consigliate dai genitori.
Gli sport danno come risultato numerosi benefici. L'attività fisica stimola la produzione da parte del cervello di endorfine che allevia il dolore e la paura e stimola una certa euforia naturale. Inoltre imparano quanto sia gratificante l'autodisciplina ed il porsi obiettivi e poi raggiungerli.
Computer e televisione a questo scopo diventano molto educativi e ricreativi.


7) Spiegate come si fa a dire di no.
Sono gli amici in genere a tentare i nostri figli, col risultato che un rifiuto può significare per un bambino l'emarginazione dal gruppo.

Mostrate che vi rendete conto di quanto la situazione sia difficile, potreste argomentare che capite che rifiutarsi di seguire la corrente sia arduo, ma ne vale la pena. Non si dovrà sempre vivere con quegli amici, ma si dovrà vivere sempre con te stesso. Quindi la tua incolumità fisica e mentale diventa di primaria importanza Inoltre dimostrare che le droghe a lungo andare ti isolano dal gruppo, perchè ti distruggono socialmente.

i danni della droga

Ripetete sempre frasi come questa:
La droga annoia, - l'alcool ti rende stupido -, ecc.
La cosa migliore è inscenare un tentativo di inizizione con un vostro amico od un vostro fratello. Voi o vostro fratello potete assumere il ruolo di qualcuno che cerca di convincervi a fumare marijuana o bere alcool, sottolineando il rifiuto in maniera intelligente. Ripetete questa performance con altri personaggi finchè il figlio non ha imparato a dare risposte naturali e convinte.

Nonostante la diffusione della droga ed alcool fra i giovanissimi, i genitori hanno un vantaggio; i bambini sono impressionabili, esistono quindi ottime possibilità di modellare i loro valori riguardo alle sostanze tossiche.

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